Roma, 28 giugno 2022 (Agonb) – Un nuovo studio pubblicato sulla rivista The Lancet Microbe e condotto da Jason Andrews dell’Università di Stanford ha lanciato l’allarme: i batteri che causano la febbre tifoide, un problema di salute pubblica globale con i suoi circa 11 milioni di casi e oltre 100mila decessi ogni anno, mostrano sempre più spesso segnali di resistenza agli antibiotici in uso per combatterli. Non solo: negli ultimi trent’anni hanno viaggiato diverse volte nel mondo, valicando i confini dei Paesi in cui si trovano normalmente. Durante il più ampio studio di sequenziamento del genoma del batterio Salmonella Typhi, responsabile della malattia, che si trasmette mediante l’acqua potabile o gli alimenti (crostacei, gelati, prodotti di pasticceria, salse), gli scienziati hanno esaminato più di 7.500 genomi di S. Typhi, per la maggior parte provenienti dall’Asia meridionale, che rappresenta il 70% del carico globale della malattia. È così venuto a galla che i ceppi resistenti si sono diffusi in altri Paesi almeno 197 volte negli ultimi tre decenni. (Agonb) Des 11:00