Roma, 29 giugno 2022 (Agonb) – La vista è tra i cinque sensi quello di cui più difficilmente si può fare a meno: in questo complesso sistema, l’occhio è il principale organo, uno strumento delicato che richiede controlli regolari dal medico oculista (oftalmologo) per valutare il suo buon funzionamento e lo stato di salute.
Per mantenere gli occhi in salute occorre una particolare attenzione a come ci comportiamo e a quello che mangiamo. Cattive abitudini possono infatti compromettere la nostra vista nell’immediato o nel futuro. Molti problemi agli occhi possono infatti avere origine da carenze nutrizionali, specialmente di vitamine o sali minerali e, conseguentemente, possono essere prevenuti grazie a una dieta varia e ricca di elementi nutrizionali preziosi per la vista.
L’alimentazione necessaria per mantenere sani i nostri occhi e migliorare la nostra vista è una dieta ricca di vegetali (frutta e verdura) e di pesce, con la frequenza giornaliera e settimanale consigliata dalle linee guida della equilibrata alimentazione in particolare per vitamine e minerali .
Questi alimenti sono raccomandati anche per prevenire altre patologie, come le malattie metaboliche e quelle cardiovascolari, ma svolgono un ruolo fondamentale anche per il benessere dei nostri occhi: migliorano l’acutezza visiva, aiutano in caso di affaticamento degli occhi e di secchezza oculare, riducono il rischio di glaucoma (una delle principali cause di cecità) e di sviluppare cataratta (una delle più frequenti patologie oculari), arrivando ad agire anche nella protezione della retina dal danno ossidativo e della degenerazione maculare.
Sulla rivista Nature Communications, questa ipotesi è stata espressa dagli scienziati del Buck Institute, che hanno attestato un legame tra alimentazione, ritmi circadiani, salute degli occhi e durata della vita. Il team, guidato da Pankaj Kapahi e Brian Hodge, ha scoperto che i processi dell’occhio potevano in qualche modo guidare le dinamiche legate all’invecchiamento dei moscerini. “Il nostro lavoro – commenta Kapahi – indica che esiste una correlazione diretta tra disturbi oculari e problemi di salute. Secondo quanto emerge dalla nostra indagine, la disfunzione di alcuni meccanismi dell’occhio può provocare criticità in altri tessuti”.
Il gruppo di ricerca ha paragonato gli effetti derivanti da un’alimentazione libera e completa con quelli associati alle mosche che venivano nutrite con il 10 per cento delle proteine fornite al gruppo di controllo. Gli studiosi hanno notato numerosi geni che mostravano attività in modo ritmico. Successivamente, il team ha scoperto che i geni ritmici che si attivavano in caso di restrizioni dietetiche risultavano correlati all’occhio, in particolare ai fotorecettori, i neuroni specializzati nella risposta alla luce. I ricercatori hanno pertanto ipotizzato che delle restrizioni dietetiche sembravano in grado di prolungare la durata della vita degli insetti.
Grazie a una serie di analisi di bioinformatica, gli scienziati hanno scoperto che i geni associati agli occhi, che sono ritmici e reattivi alle restrizioni dietetiche potevano influenzare la durata della vita. (Agonb) Matteo Piccirilli 9:00