Roma, 1° luglio 2022 (Agonb) – Quando si contrae un’infezione, la maggior parte delle persone pensa che sia il sistema immunitario ad attivarsi con difese naturali del corpo come febbre, brividi o affaticamento.
Quello che la maggior parte delle persone non sa è che in realtà c’è il cervello dietro a tutto questo. Ed ecco perché (e a dimostrarlo sono ricercatori di Harvard): il sistema nervoso dialoga con il sistema immunitario per capire che il corpo ha un’infezione e quindi orchestra una serie di alterazioni comportamentali e fisiologiche che si manifestano come sintomi “sgradevoli”.
In un nuovo studio pubblicato su Nature, i ricercatori e i loro collaboratori descrivono di aver trovato una piccola popolazione di neuroni vicino alla base del cervello che può indurre sintomi di malattia, tra cui febbre, perdita di appetito e comportamento di ricerca del calore. Questi neuroni, mai descritti in precedenza, si trovano in un’area dell’ipotalamo, una parte del cervello nota per il controllo delle funzioni omeostatiche chiave che mantengono il corpo in uno stato equilibrato e sano.
I ricercatori hanno scoperto che quei neuroni hanno recettori in grado di rilevare direttamente i segnali molecolari provenienti dal sistema immunitario, un’abilità che la maggior parte dei neuroni non ha. È stato anche scoperto che l’area chiave dell’ipotalamo si trova proprio accanto a una sezione permeabile del cervello chiamata barriera emato-encefalica, che aiuta a far circolare il sangue al cervello.
“Le cellule della barriera ematoencefalica che sono a contatto con il sangue e con il sistema immunitario periferico si attivano e queste cellule non neuronali secernono citochine e chemochine che, a loro volta, attivano la popolazione di neuroni che abbiamo trovato”, spiegano i ricercatori. (Agonb) Cdm 12:00.