Roma, 5 luglio 2022 (Agonb) – L’utilizzo di “fremanezumab”, anticorpo monoclonale sviluppato da Teva Pharmaceutical, ha dimostrato di indurre in più di un caso su due una riduzione significativa del numero di giorni mensili con emicrania, nell’arco di sei mesi dalla prima somministrazione. È quanto si evince dallo studio “Pan-European Real World” (Pearl), i cui risultati sono stati presentati per la prima volta nel corso dell’European Academy of Neurology Congress che ha avuto luogo a Vienna. Lo studio, tuttora in corso, ha inoltre fatto luce sui dati relativi ad un’analisi ad interim che ha coinvolto 389 pazienti su un totale di 1110 partecipanti alla ricerca e che ha consentito di comprendere come il 54,7% di essi abbia segnalato una diminuzione pari o superiore al 50% del numero di giorni mensili con emicrania entro i primi sei mesi dall’inizio del trattamento con l’anticorpo. Nello stesso periodo miglioramenti significativi sono stati riscontrati anche per quanto riguarda la disabilità correlata alla patologia. (Agonb) Des 12:00