Roma, 21 luglio 2022 (Agonb) – Uno studio che ha coinvolto più di 6.000 adulti ha scoperto che i geni legati al gusto possono svolgere un ruolo nel determinare le scelte alimentari e potrebbero, a loro volta, influenzare la salute cardiometabolica: il team di ricerca, afferente al Jean Mayer USDA Human Nutrition Research Center on Aging at Tufts University, suggerisce che i geni che determinano la percezione del gusto potrebbero essere importanti da considerare quando si sviluppano linee guida nutrizionali personalizzate volte a migliorare la qualità della dieta e ridurre il rischio di malattie croniche legate alla dieta come l’obesità, il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari.
“Sappiamo che il gusto è uno dei fattori fondamentali di ciò che scegliamo di mangiare e, per estensione, della qualità della nostra dieta – ha affermato Julie E. Gervis -. Considerare la percezione del gusto potrebbe aiutare a rendere più efficaci le indicazioni nutrizionali personalizzate, identificando i fattori che determinano le scelte alimentari sbagliate”.
Nel complesso, l’analisi ha identificato alcune associazioni tra geni correlati al gusto con gruppi di alimenti e fattori di rischio cardiometabolico. I dati hanno rivelato che i geni legati ai gusti amaro e umami (il quinto gusto, scoperto di recente, simile a un salato particolarmente saporito) potrebbero svolgere un ruolo particolare nella qualità della dieta influenzando le scelte alimentari, mentre i geni legati al dolce sembrano essere più importanti per la salute cardiometabolica. I risultati sono stati presentati all’incontro annuale dell’American Society for Nutrition. (Agonb) Cdm 12:00.