Roma, 23 luglio 2022 (Agonb) – Potrebbe aiutare a comprendere e rallentare la crescita dei tumori la scoperta firmata da ricercatori della Columbia University e del MIT e pubblicata su Nature Metabolism. L’ossigeno è noto soprattutto per il suo ruolo nel produrre energia nel corpo: poiché molte cellule tumorali vivono in ambienti poveri di ossigeno, si presume spesso che la loro crescita sia limitata dall’energia. Ma l’ossigeno ha anche un ruolo meno celebrato, ovvero quello di fornire potere ossidante alle reazioni chimiche che guidano la sintesi delle biomolecole necessarie per la costruzione di nuove cellule.
Molte reazioni biosintetiche richiedono un cofattore chiamato NAD+ e, quando manca l’ossigeno, le cellule non possono rigenerarlo, tanto da fermare le loro reazioni sintetiche. Il nuovo studio ha scoperto, sorprendentemente, che le cellule tumorali ipossiche di solito hanno più energia di quella necessaria per la crescita. Quando i ricercatori hanno fornito alle cellule tumorali nutrienti extra per la generazione di energia, le cellule non hanno risposto. Quando invece hanno utilizzato metodi per sbloccare le vie biosintetiche inibite dalla mancanza di ossigeno, le cellule tumorali hanno aumentato notevolmente la proliferazione. Si è così scoperto che mentre vari percorsi biosintetici sono sensibili alla disponibilità di ossigeno, la sintesi dei grassi è tra le più colpite: le molecole di grasso vengono utilizzate per creare membrane di nuove cellule e la sintesi di grasso è particolarmente impegnativa per le cellule tumorali che hanno bisogno di sintetizzare nuove membrane per crescere.
Le cellule tumorali che crescono in ambienti a ossigeno limitato dipendono fortemente dall’importazione di grassi dall’ambiente: ciò crea una vulnerabilità cruciale per le cellule tumorali, in modo tale che la riduzione della loro fornitura di grassi importati può rallentare o fermare la crescita del cancro. (Agonb) Cdm 09:00.