Si chiama “Biotecnologie per l’approccio One Health” ed è la grande novità del nuovo anno accademico dell’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro: un nuovo corso di laurea magistrale LM9 – Biotecnologie mediche veterinarie e farmaceutiche – concepito nel segno dell’innovazione e dell’attualità, unico in tutto il territorio italiano (simili offerte formative, infatti, al momento sono presenti solo all’estero, soprattutto sotto forma di master) e di conseguenza un unicum in tutta la regione Calabria. Un percorso trasversale, coerente anche con la tematica salute punto a) del PNRR- Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che mira a “specializzare” i biotecnologi in quello che è l’approccio One-Health.
UNA FIGURA DI RACCORO CON I TRE PILASTRI DELL’ECOLOGIA
Il corso, anche alla luce del contesto nazionale (con la pandemia ancora in atto, così come i cambiamenti climatici, l’antropizzazione e gli inquinanti ambientali, fattori che influenzano direttamente la salute umana e per i quali si rende sempre più necessaria la presenza di un biotecnologo professionale), nasce dall’esigenza di creare una figura innovativa di raccordo fra i tre pilastri dell’ecologia: uomo, animale, ambiente e che sappia dialogare concretamente con le figure di riferimento delle tre tematiche, attuando procedure e prodotti biotecnologici efficaci di supporto alla prevenzione, valutazione diagnostica e profilassi delle malattie trasmissibili e croniche non trasmissibili.
L’IMPEGNO E LA COLLABORAZIONE DELL’ONB
Tale figura al momento non esiste in questa globalità negli altri corsi LM9 presenti sul territorio nazionale. Da qui, dunque, l’idea di varare un nuovo corso di studi con l’obbiettivo designato di formare laureati che abbiano conoscenze per rispondere alle sfide della medicina dei sistemi e della sanità moderna. Un corso che ha visto impegnata, fin dalle prime battute, per la sua organizzazione, la prof.ssa Paola Roncada, docente di malattie infettive degli animali presso il Dipartimento di Scienze della Salute dell’ateneo di Catanzaro, con il coinvolgimento diretto e la collaborazione dell’Ordine Nazionale dei Biologi.
L’APPROCCIO ONE HEALTH ALLA SANITA’ PUBBLICA
L’approccio One Health, si legge sul sito dell’Università di Catanzaro, declina la sanità pubblica in riferimento alla interfaccia uomo-animale, che rappresenta il core di questo progetto formativo. Il corso dell’ateneo calabrese rappresenta un polo di attrazione per studenti che intendono formarsi nelle biotecnologie della sanità pubblica per l’intero territorio nazionale, facendo della Calabria un nuovo polo innovativo estensibile poi alle logiche di sanità pubblica inserite nell’ambiente mediterraneo attraverso la creazione di un ambiente attrattivo, dinamico, all’ avanguardia con nuove opportunità di sviluppo su territorio; creando professionalità originali poi trasferibili all’intero territorio regionale e nazionale e internazionale.
GLI OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO
Gli obiettivi formativi specifici del corso sono stati definiti con particolare attenzione alle figure professionali e agli sbocchi occupazionali caratteristici del settore, secondo quanto emerso dall’analisi della realtà nazionale (ANBI, ISTAT, Alma Laurea, ISS, Ministero della Salute) ed internazionale (OIE).
Fonte news: Università “Magna Graecia” di Catanzaro (clicca qui per saperne di più)