Conto alla rovescia per il terzo incontro nazionale del progetto di ricerca “EcoFoodFertility“, in programma a Modena, il prossimo 21 settembre, nell’Aula Magna del Policlinico (in via del Pozzo 71). Il congresso, che gode, tra gli altri, anche del patrocinio dell’Ordine Nazionale dei Biologi, sarà presieduto da Salvatore Micali e Luigi Montano; presidente onorario: Giampaolo Bianchi.
POSSONO PARTECIPARE ANCHE I BIOLOGI
Accreditato ECM e rivolto anche ai Biologi, l’evento emiliano segue la prima tappa di Acerra (dove vide la luce nel 2016) e poi quella di Roma (presso l’Istituto Superiore di Sanità nel 2018).
IL PROGETTO ECOFOODFERTILITY
Nato dalla cosiddetta “Terra dei Fuochi” in Campania ed oggi esteso anche in altre aree a rischio non solo d’Italia, il progetto EcoFoodFertility è una ricerca interdisciplinare di biomonitoraggio umano a carattere partecipato secondo i principi della Citizen Science, che abbraccia aspetti oltre che medico scientifici, ambientali e agroalimentari nell’ottica della One-Health. L’iniziativa, in particolare, mira alla prevenzione primaria ed a suggerire misure di resilienza ambientale per le popolazioni che vivono in aree altamente inquinate, utilizza approcci omici e in generale di “system biology” su diverse matrici biologiche, con particolare attenzione al seme umano “Sentinella” di Salute Ambientale e Generale.
I DANNI DA INQUINAMENTO AMBIENTALE
I risultati fin qui ottenuti indicano come sia possibile valutare i primi segnali di danno alla salute da inquinamento ambientale attraverso i biomarcatori riproduttivi (suggerendo per politiche di sanità pubblica nuovi e precoci modelli per la valutazione di impatto ambientale e di prevenzione) e come modulare, con corretti stili di vita, alimentari (dieta mediterranea con alimenti bio) e, quando necessario, sistemi nutraceutico-funzionali, gli effetti degli inquinanti sull’organismo, declinando altresì un messaggio educativo per la sostenibilità dei sistemi agroalimentari, l’economia circolare e la tutela dell’ambiente.