Roma, 29 agosto 2022 (Agonb) – Uno studio pubblicato sulla rivista Cerebral Cortex e realizzato da un team di ricercatori dell’Università di Tokyo, che ha indagato il cervello per comprendere dove risiede la coscienza, ha identificato delle sottoreti cerebrali che supportano l’esperienza cosciente. Gli autori della ricerca si sono concentrati sui percorsi bidirezionali, considerati come un segno distintivo della coscienza nelle reti neurali. Dato che non tutte le aree del cervello possono ricevere e rinviare le informazioni, gli scienziati sono partiti dal presupposto che in quelle zone dove ci sono le connessioni bidirezionali possono trovarsi segni distintivi i quali possano essere poi collegati alla coscienza.
Elaborando solo il segnale di feed-forward una persona non può percepire consapevolmente uno stimolo. È necessario anche un feedback e, quindi, una comunicazione bidirezionale. Il segnale di ritorno scompare durante la perdita di coscienza o comunque durante tutti quei momenti in cui l’esperienza cosciente viene persa, per esempio durante il sonno o durante un’anestesia generale. La bidirezionalità resta fondamentale per capire cosa sia la coscienza. (Agonb) Etr 10:00.