Roma, 30 agosto 2022 (Agonb) – Un semplice esame del sangue potrebbe individuare i pazienti a rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer con diversi anni di anticipo rispetto al suo esordio, guadagnando potenzialmente tempo prezioso per combatterla. A sostenerlo è il team di ricerca composto dagli esperti della Macquarie University di Sidney e dell’ente scientifico nazionale Csiro, che ha scoperto una correlazione fra un biomarcatore del sangue ed il rischio di decadimento cognitivo diversi anni. Si tratta in particolare del biomarker 2-HAA, al quale si associa una probabilità 35 volte maggiore di progredire verso la malattia neurodegenerativa rispetto a chi presenta livelli normali. La scoperta potrebbe ora aprire la strada ad uno screening sistematico e rendere più concreta la prospettiva della diagnosi precoce. (Agonb) Des 10:00