Roma, 1° settembre 2022 (Agonb) – Elevati livelli del fattore circolante NBL1 (Neuroblastoma suppressor of tumorigenicity 1) sono associati con il rischio di perdita precoce della funzione renale in pazienti con diabete: è quanto emerso da una ricerca frutto della collaborazione tra il Joslin Diabetes Center di Boston, la Harvard Medical School, il Boston Children’s Hospital e il Centro di Ricerca Pediatrica Romeo ed Enrica Invernizzi dell’Università Statale di Milano. NBL1, dunque, può rappresentare un marker in grado di identificare soggetti con diabete ad aumentato rischio di progressione verso l’insufficienza renale cronica e anche un nuovo target terapeutico per rallentare lo sviluppo e la progressione della nefropatia diabetica. Nello studio è stato evidenziato che NBL1 è in grado di esercitare un’azione tossica sui podociti renali che rappresentano il primo bersaglio della malattia renale diabetica. Il fatto che i livelli di NBL1 siano associati ad una perdita dei podociti glomerulari in pazienti con malattia renale diabetica all’analisi istologica, e che questo sia sperimentalmente confermato in modelli in vitro, è di grande rilevanza per la comunità clinica e scientifica. Il lavoro, in collaborazione con il Professor Andrzej Krolewski, direttore della Joslin Genetics and Epidemiology section, dimostra che elevati livelli circolanti di NBL1 rappresentano un fattore predittivo indipendente per la perdita di funzione renale sia in pazienti con diabete di tipo 1 che in pazienti con diabete di tipo 2. L’utilizzo di metodiche quali single cell RNAseq e immunostaining hanno consentito di studiare l’espressione di NBL1 nelle cellule renali e in vari altri tessuti e di evidenziare per la prima volta il ruolo importante di questa proteina nella fisiopatologia della malattia renale diabetica. (Agonb) (Cdm) 11:00