Roma, 1° settembre 2022 (Agonb) – Chi dorme male è meno propenso ad aiutare gli altri perché questo comportamento è associato a una ridotta attività nella rete cognitiva prosociale del cervello: emerge da uno studio dell’Università della California pubblicato sulla rivista ad accesso aperto PLOS Biology. Replicati in tre diversi esperimenti, i ricercatori hanno esaminato come la perdita di sonno influenzi questo comportamento umano essenziale. Nel primo, la volontà individuale di aiutare gli altri e l’attività cerebrale sono state valutate attraverso un questionario sull’altruismo auto-riferito dopo una notte di sonno normale e dopo una notte di privazione del sonno, e a questi individui è stata misurata l’attività cerebrale utilizzando l’imaging fMRI. Nel secondo, a un gruppo di persone è stato somministrato il questionario sull’altruismo dopo aver tenuto dei diari del sonno per valutare la qualità e la quantità del sonno. Nell’ultimo, sono state misurate le donazioni nelle settimane precedenti e successive alla perdita di un’ora di sonno a causa dell’ora legale. La Risonanza Magnetica Funzionale ha mostrato che la privazione del sonno ha smorzato l’attività nella rete cerebrale della cognizione sociale nota per essere più attiva durante i comportamenti pro-sociali. Nel complesso, questa compromissione era associata sia a un desiderio meno auto-riferito di aiutare gli altri nei primi due esperimenti, sia a un aiuto monetario meno consistente nel terzo esperimento, che ha riscontrato un calo del 10% degli importi delle donazioni dopo la perdita di un’ora di sonno. (Agonb) (Cdm) 9:00