Roma, 7 settembre 2022 (Agonb) – Il ghiacciaio più esteso d’Italia, la Regina delle Dolomiti, nell’ultimo secolo si è ridotto del 90% in volume e più del 70% in superficie.
Oggi, il ghiacciaio della Marmolada è un decimo di 100 anni fa.
Gli effetti della grave crisi climatica si fanno sentire sui ghiacciai italiani e a pochi mesi dalla tragedia della Marmolada dove hanno perso la vita undici persone, Legambiente con la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano divulga i risultati del monitoraggio sullo stato di salute dei ghiacciai alpini, in occasione della campagna “Carovana dei Ghiacciai 2022”. I dati destano allarme: il ghiacciaio potrebbe scomparire in meno di 15 anni. A causa del cambiamento climatico, lo scioglimento dei ghiacciai è sempre più frequente e rapido. Ed è l’aumento inesorabile delle temperature a provocare una maggiore circolazione dell’acqua nel ghiaccio che porta a rotture, distacchi e crolli improvvisi.
Monitorare l’andamento dei ghiacciai ed in particolare quello della Marmolada è fondamentale per individuare all’istante gli effetti dei cambiamenti climatici. «Fenomeni come il distaccamento dello scorso 3 luglio sono frequenti nei ghiacciai e fanno parte della loro normale dinamica. Ciò che desta maggior preoccupazione è la progressiva accelerazione del ritiro glaciale: se saranno confermati gli attuali andamenti anche nei prossimi anni, è molto probabile che il ghiacciaio della Marmolada scompaia prima del 2040» Aldino Boldesan, Comitato Glaciologico Italiano. (Agonb) Anna Lavinia 9:00