Roma, 13 settembre 2022 (Agonb) – Arriva dall’Australia una speranza per il futuro delle donazioni di cuore. Una nuova valutazione del programma DCD (Donation After Circulatory Death), procedura eseguita dopo la morte circolatoria, ha infatti consentito di aumentare del 25% il numero di trapianti eseguiti nell’istituto di ricerca cardiaca Victor Chang di Sidney e nell’ospedale St Vincent’s. Come descritto sulla rivista “Transplantation”, negli ultimi otto anni sarebbero 78 i trapianti di cuore riusciti in Australia e condotti con questa metodologia. In un campione di 74 trapianti eseguiti con la procedura tradizionale e la nuova tecnica è stata osservata una differenza trascurabile per quanto riguarda i tassi di sopravvivenza dopo un anno e cinque mesi dall’operazione. La procedura DCD, infatti, permette di eseguire la donazione pure dopo che il cuore ha smesso di battere; quanto non accade nella tecnica tradizionale, dove i cuori donati devono essere trasmessi da persone in stato di morte cerebrale il cui cuore batte ancora. (Agonb) Des 11:00