Roma, 14 settembre 2022 (Agonb) – Da anni, le microplastiche sono state trovate ovunque nell’ambiente. Dal suolo all’acqua passando per il corpo umano, ma per la prima volta, i ricercatori dell’Università di Preov in Slovacchia le hanno identificate su alcune foglie di cardi del genere Dipsacus. Gli autori dello studio pubblicato sulla rivista BioRisk hanno identificato, con sorpresa, frammenti e fibre di colore diverso da quelle caratteristiche delle foglie in questione. Alcuni di queste parti, con lunghezze pari a 2,4 mm sono state identificate come microplastiche.
Ai ricercatori non è ancora chiaro come questo materiale plastico possa essere arrivato all’interno dei fitotelma, i piccoli serbatoi d’acqua che si formano sulle piante dopo la pioggia. Le possibili ipotesi sulla provenienza delle contaminazioni vertono su due teorie. La prima le identifica come provenienti da un ambiente inquinato, la seconda invece presuppone il trasporto delle microplastiche sulla pianta tramite lumache che possono averle trasferite dal suolo o da altre piante.
L’innaturale presenza delle particelle è «un’ulteriore prova che la contaminazione di questo tipo si diffonde attraverso vari percorsi e probabilmente nessun ambiente sulla terra è sicuro, il che ovviamente rende la nostra scoperta piuttosto scoraggiante».
La scoperta può portare però ad un nuovo approccio sull’uso dei fitotelmi del cardo come bioindicatori della presenza di microplastiche nell’ambiente e dei possibili cambiamenti spazio-temporali nella contaminazione. (Agonb) Anna Lavinia 13:00