Roma, 30 settembre 2022 (Agonb) – Legambiente ha diffuso i dati della mappa del rischio climatico dell’Osservatorio Città Clima e la situazione per l’Italia è preoccupante. Da giugno a settembre 2022 ci sono state 62 alluvioni (88 nel 2021), un numero alto che non tiene ancora conto della stagione autunnale che sta entrando. I dati sono ancora più allarmanti se si leggono ad ampio raggio, dal 2010 ad oggi, le piogge intense con conseguenti allagamenti sono state 510 ed in numero maggiore nel Centro Italia. Legambiente denuncia la poca attenzione verso gli eventi climatici sempre più estremi che stanno colpendo il paese. La penisola italiana è una delle poche nazioni europee dove è assente un Piano di adattamento al clima, volto a prevenire le emergenze climatiche e a tutelare gli ambienti naturali. Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, chiama all’azione «non c’è più tempo da perdere, serve aggiornare e approvare entro fine anno il piano nazionale di adattamento alla crisi climatica, in stand by dal 2018, praticare serie politiche territoriali di prevenzione del rischio idrogeologico, con una legge nazionale contro il consumo di suolo e interventi di delocalizzazione, e promuovere campagne di informazione di convivenza con il rischio per evitare comportamenti che mettono a repentaglio la vita delle persone». L’Italia è soggetta a sempre più gravi eventi atmosferici come bombe d’acqua, trombe d’aria e siccità e deve adattare al più presto le sue strategie per evitare conseguenze devastanti per l’uomo e per la natura. (Agonb) Anna Lavinia 9:00