Roma, 3 ottobre 2022 (AgOnb) – Qualcosa è cambiato: gli uccelli, a causa della crisi del clima, migrano prima. Anticipate risultano sia le migrazioni primaverili sia il periodo di riproduzione di circa 2-3 giorni ogni decennio a partire dal 1811. Secondo uno studio guidato dall’Università di Milano e pubblicato sulla rivista Ecological Monographs le specie più influenzate sono quelle che vivono a latitudini più elevate, dove le temperature sono aumentate con maggiore intensità, e quelle che migrano solo su brevi distanze. In generale lo studio ha analizzato 684 specie di uccelli a livello globale dal 1811 al 2018 e fornisce dati utili per poter identificare le specie più a rischio e avviare così pratiche di conservazione e protezione. “Gli organismi stanno rispondendo alle variazioni ambientali ed ecologiche, ad esempio modificando la propria distribuzione verso regioni che sono diventate climaticamente più idonee, oppure attraverso un cambiamento delle tempistiche delle attività, come riproduzione e migrazione” spiegano gli autori del report. (AgOnb) Gta 11:00