Roma, 7 ottobre 2022 (Agonb) – Secondo uno studio, pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology, e condotto dagli scienziati del Baker Heart and Diabetes Research Institute, a Melbourne: le persone che assumono quantitativi moderati di caffè si associano ad una maggiore longevità e a un’aspettativa di vita più lunga. Il team, guidato da Peter Kistler, ha considerato gli effetti sulla salute del caffè macinato, istantaneo e decaffeinato. I ricercatori hanno esaminato le associazioni tra diverse tipologie di caffè e aritmie, problemi cardiovascolari e decessi. Utilizzando i dati della biobanca britannica, gli autori hanno reclutato adulti tra 40 e 69 anni, confrontando le informazioni raccolte con i dati relativi a 449.563 partecipanti sani. I volontari, dopo aver il proprio consumo di caffè, sono stati raggruppati in base alla quantità e tipologia di bevanda che preferivano. Chi assumeva da 2 a 3 tazze di caffè decaffeinato era associato a un rischio del 14% più basso di morire per problemi di salute. Il consumo di caffè macinato risultava invece ridurre la probabilità di morte del 27%, mentre il beneficio minore, pari all’11% è stato riscontrato tra i bevitori di preparati istantanei. Il rischio di malattie cardiovascolari sembrava inferiore del 6, 20 e 9 per cento rispettivamente per deca, macinato e istantaneo. “Il nostro lavoro” – osserva Kistler – “mostra che il caffè è associato a una riduzione nell’incidenza di malattie cardiovascolari e di decessi per altre cause. Questi risultati suggeriscono che un consumo moderato di caffè potrebbe essere positivo per la salute”. “Il caffè contiene più di 100 componenti biologicamente attivi” – conclude l’autore – “il più noto è la caffeina, ma è probabile che gli effetti benefici osservati siano associati a un un’altra sostanza. Sarà necessario approfondire questi studi, ma il nostro lavoro incoraggia un consumo moderato di caffè”. (Agonb) Mmo 11:00