Roma, 11 ottobre 2022 (Agonb) – Un nuovo studio della Flinders University di Adelaide, in Australia, ha individuato una possibile nuova arma contro le apnee ostruttive nel sonno, un disturbo caratterizzato da pause nella respirazione durante il sonno, causate dall’ostruzione parziale o totale delle prime vie aeree. Si tratta della reboxetina, un farmaco, già impiegato contro la depressione, che a detta dei ricercatori sarebbe in grado di diminuire la gravità delle apnee ostruttive del sonno, riducendo il numero di eventi all’ora e migliorando i livelli di ossigeno. Gli scienziati hanno valutato gli effetti di singole dosi di reboxetina rispetto a una combinazione di reboxetina e ossibutinina o placebo, trovando che l’aggiunta di ossibutinina non ha causato ulteriori miglioramenti. I risultati, pubblicati sul “Journal of Clinical Sleep Medicine”, potrebbero spalancare la strada allo sviluppo di nuovi trattamenti da proporre ai pazienti che non tollerano le attuali terapie. (Agonb) Des 9:00