Roma, 14 ottobre 2022 (Agonb) – I ricercatori del Mount Sinai hanno utilizzato l’intelligenza artificiale per esaminare le caratteristiche strutturali e cellulari dei tessuti del cervello umano con lo scopo di determinare le cause del morbo di Alzheimer e altri disturbi correlati. Il team di ricerca, che ha pubblicato lsu Acta Neuropathologica Communications, ha scoperto che lo studio delle cause tramite un metodo imparziale basato sull’intelligenza artificiale ha rivelato – al contrario dei marcatori tradizionali come le placche amiloidi – anomalie microscopiche inaspettate che possono predire la presenza di deterioramento cognitivo. Il team ha identificato e analizzato l’architettura sottostante e le caratteristiche cellulari di due regioni del cervello, il lobo temporale mediale e la corteccia frontale. Nel tentativo di migliorare lo standard della valutazione cerebrale post mortem per identificare i segni di malattie, i ricercatori hanno esaminato le diapositive dei tessuti dell’autopsia cerebrale umana da un gruppo di oltre 700 donatori anziani per predire la presenza o l’assenza di deterioramento cognitivo. Le due serie di modelli addestrati e utilizzati dai ricercatori sono stati in grado di prevedere la presenza di deterioramento cognitivo con un’accuratezza elevata. (Agonb) Cdm 13:00