Roma, 14 ottobre 2022 (Agonb) – Si stima che nel 2021 circa 8,4 milioni di persone convivessero con il diabete di tipo 1 e, secondo un nuovo studio di modellizzazione pubblicato su The Lancet Diabetes & Endocrinology, si prevede che questo numero aumenterà a 13,5-17,4 milioni di persone entro il 2040. Degli 8,4 milioni di persone che nel 2021 erano affette da diabete di tipo 1, il 18% aveva meno di 20 anni, il 64% aveva un’età compresa tra 20 e 59 anni e il 19% aveva più di 60 anni. Sebbene storicamente questa malattia sia stata associata all’esordio nell’infanzia, questi risultati rivelano che numericamente la diagnosi riguardi più adulti che bambini (316.000 contro 194.000 casi incidenti in tutto il mondo nel 2021), con un’età media di diagnosi di 32 anni. “C’è l’opportunità per salvare milioni di vite nei prossimi decenni aumentando lo standard di cura (incluso l’accesso universale all’insulina e ad altre forniture essenziali) e aumentando la consapevolezza dei segni e sintomi della malattia per consentire un tasso del 100% di diagnosi in tutti i paesi – ha detto uno degli autori, Graham Ogle della Sydney Medical School, Australia -. Il nostro modello, che sarà reso disponibile open-source, renderà i dati ampiamente accessibili e fungerà da piattaforma per apportare miglioramenti nella cura”. Le stime del modello fissano i decessi globali dovuti al diabete di tipo 1 a 175.000 nel 2021: di questi, 35.000 (circa il 20%) sono stati attribuiti alla mancata diagnosi, dei quali 14.500 nell’Africa subsahariana e 8.700 nell’Asia meridionale. (Agonb) Cdm 12:00