Roma, 18 ottobre 2022 (Agonb) – Con un occhio sul “chi va là”. Anche quando si trovano in uno stato inattivo e anche sotto forma di spore i batteri dormono con un occhio aperto: un sistema che non gli impedisce di continuare a recepire i segnali provenienti dall’ambiente circostante e utile per capire quando risvegliarsi e tornare a crescere. La scoperta di questo metodo la si deve a un gruppo di ricercatori guidati dall’Università americana della California a San Diego che ha pubblicato uno studio sulla rivista Science. Secondo quanto individuato il meccanismo alla base di questa capacità è simile a quello usato dai neuroni e potrà aiutare a comprendere e controllare meglio non solo i microrganismi presenti sulla Terra, ma anche le eventuali forme di vita scoperte su altri pianeti: i batteri possono infatti entrare in uno stato dormiente che può essere prolungato per decenni, fino a quando le condizioni non diventano più favorevoli al risveglio. (Agonb) Gta 10:00