Roma, 22 dicembre 2022 (Agonb) – Più della metà dei pazienti affetti da malattie croniche ha denunciato lunghi tempi d’attesa per le visite di controllo e gli esami diagnostici. Un cittadino su quattro affetto da una malattia rara deve spostarsi dal proprio luogo di residenza per ricevere le cure adeguate, uno su tre ha dovuto aspettare più di dieci anni per ottenere una diagnosi e due terzi dei pazienti devono pagare di tasca propria le spese inerenti il supporto psicologico. È quanto emerso dal ’20/mo Rapporto sulle politiche della cronicità’ dal titolo ‘Fermi al Piano’ presentato a Roma, presso il Centro Congressi Roma Eventi. Ad introdurlo è stato il CnAMC, ossia il Coordinamento nazionale delle circa 100 associazioni di malati cronici e rari. Per il report, realizzato da Cittadinanzattiva, mentre circa due milioni di italiani soffrono di malattie rare – molti di questi sono pazienti in età pediatrica -, ben quattro su dieci soffrono almeno di una malattia cronica. Nel documento ufficiale, stilato sulla base di interviste a 871 pazienti e 86 presidenti di associazioni di patologia cronica o rara si indica come motivo del ritardo della diagnosi, per due pazienti su tre, la scarsa conoscenza da parte del medico di famiglia e, per oltre la metà, la sottovalutazione dei sintomi. (Agonb) Des 10:00