Roma, 3 gennaio 2023 (Agonb) – Secondo uno studio elaborato da un team di scienziati della Shanghai Jiao Tong University, che ha coinvolto 574 partecipanti, l’urina delle persone affette da Alzheimer conterrebbe livelli significativamente più elevati di acido formico e la quantità di questa sostanza aumenterebbe con il progredire della malattia.
Quantità anomale di acido formico erano già visibili nei pazienti nelle prime fasi della demenza, quelle con declino cognitivo soggettivo, in cui la memoria pare deteriorata secondo la propria percezione pur rimanendo ancora all’interno di intervalli considerati non patologici.
Inoltre, quando i livelli di acido formico sono stati confrontati con altri biomarcatori noti dell’Alzheimer trovati nel plasma dei pazienti, è stato possibile capire con maggiore precisione a che punto di avanzamento della malattia si trovasse ciascun soggetto.
Se confermati, i risultati della ricerca, pubblicati su Frontiers in Aging Neuroscience, potrebbero essere utili per diagnosticare precocemente la malattia. (Agonb) Etr 10:00.