Roma, 18 gennaio 2023 (Agonb) – Milioni di persone affette da diabete trovano difficoltà nella regolazione dei livelli di glucosio nel sangue. Il corpo produce poca insulina perciò è necessario somministrarla come farmaco salvavita. Ad oggi l’unico modo per assumere questo medicinale è tramite un’iniezione sotto pelle con siringa o con pompa impiantata. Le iniezioni frequenti, anche più volte al giorno, sono dolorose e per questo alcuni pazienti non assumono il farmaco nei modi e nei tempi prescritti dal medico. Un team di ricercatori dell’American Chemical Society è ad un passo dalla formula in pillola, avendo già somministrato l’insulina per via orale al colon di ratti. Se confermati, i risultati della ricerca potrebbero migliorare la qualità di vita dei pazienti. Le compresse si compongono di microparticelle di magnesio, ricoperte da uno strato di insulina e da uno di liposomi, miscelate con bicarbonato di sodio a formare delle piccole compresse rivestite di amido esterificato. L’amido impedisce all’acido dello stomaco di aggredire le compresse che giungono intatte al colon. Qui il magnesio reagisce con l’acqua generando bolle gassose che funzionano come micromotori per spingere l’insulina verso le pareti del colon, dove viene assorbita. Gli scienziati hanno rilevato che la riduzione dei livelli di glucosio nel sangue degli animali si è protratta per oltre cinque ore. Si prevedono nuovi studi sull’argomento, ma questa ricerca prova che la pillola è efficace quasi quanto l’insulina somministrata per iniezione. (Agonb) Anna Lavinia 9:30