Roma, 26 gennaio 2023 (Agonb) – Per chi è iperteso, bere più di due tazze di caffè al giorno significa raddoppiare il rischio di andare incontro a infarti, ictus e patologie croniche del rene rispetto a chi non ne consuma. Il tè verde, al contrario, non avrebbe lo stesso effetto negativo.
A dirlo è uno studio giapponese condotto su quasi 19.000 uomini e donne e pubblicato sul Journal of the American Heart Association.
I partecipanti sono stati suddivisi in cinque gruppi in base ai valori della pressione. Al termine dello studio sono stati documentati 842 decessi per cause cardiovascolari. L’analisi dei dati, depurando i risultati dall’impatto di altri fattori di rischio cardiovascolare, ha fatto rilevare che il consumo di due o più tazze di caffè al giorno risulta associato a un rischio doppio di morte per malattie cardiovascolari nelle persone la cui pressione sanguigna era pari o superiore a 160/100 millimetri di mercurio, in confronto a chi non consumava caffè.
D’altro canto, rispetto ai soggetti che non assumevano caffè, il consumo di una tazza al giorno non è stato associato a un aumento del rischio di morte per malattie cardiovascolari indipendentemente dai livelli di pressione. (Agonb) Etr 09:00.