Roma, 30 gennaio 2023 (Agonb) – L’attività fisica ad alta intensità aumenta la produzione di fattore neurotrofico derivato dal cervello (BDNF), una proteina coinvolta nella memoria, nell’apprendimento e nella plasticità cerebrale, che potrebbe proteggere il cervello dal declino cognitivo legato all’età.
A indicarlo è l’esito di una ricerca, pubblicata su The Journal of Physiology, condotta dai ricercatori dell’Università di Otago, in Nuova Zelanda.
Secondo lo studio, sei minuti di esercizio ad alta intensità potrebbero prolungare la durata della vita di un cervello sano e ritardare l’insorgenza di disturbi neurodegenerativi, come il morbo di Alzheimer e il Parkinson.
All’indagine hanno partecipato sei uomini e altrettante donne di età compresa tra i 18 e i 56 anni confrontando quattro parametri: digiuno di 20 ore, ciclismo a ritmo lento di 90 minuti, sei minuti di pedalata intensa e digiuno combinato con l’esercizio fisico. Ne è risultato che la pedalata breve ma intensa era il modo più efficiente per aumentare il fattore neurotrofico derivato dal cervello rispetto a un giorno di digiuno, con o senza una lunga sessione di esercizio leggero.
Il BDNF è aumentato da quattro a cinque volte in più rispetto al digiuno o all’attività prolungata. La causa di queste differenze non è ancora nota e sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere i meccanismi coinvolti. Un’ipotesi è correlata al cambio di substrato cerebrale e al metabolismo del glucosio, la principale fonte di carburante del cervello. (Agonb) Etr 11:00.