Roma, 30 gennaio 2023 (Agonb) – In uno studio pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease, un gruppo di ricercatori dell’Ohio State University ha osservato un’associazione tra il fumo e il declino cognitivo.
Secondo la ricerca, tra i fumatori di mezza età il rischio di avere difficoltà di memoria e di confusione mentale è superiore rispetto ai non fumatori, ma tagliando i ponti con la nicotina le funzioni cerebrali vengono recuperate.
L’indagine ha preso in esame i dati di 136mila persone di 45 anni e oltre, l’11 per cento delle quali ha riferito sintomi di subjective cognitive decline (SCD), declino cognitivo soggettivo. Nel gruppo dei fumatori, la prevalenza di individui che lamentava difficoltà di memoria era di 1,9 volte superiore rispetto ai non fumatori. Tra chi aveva smesso di fumare da meno di 10 anni la prevalenza di persone con calo delle performance cognitive era di 1,5 superiore rispetto ai non fumatori. Le differenze arrivavano quasi ad annullarsi tra chi aveva smesso di fumare da più di 10 anni e chi non aveva mai fumato. (Agonb) Etr 09:00.