Roma, 15 febbraio 2023 (Agonb) – Tra i fattori che incidono di più sulla salute figurano le disuguaglianze socioeconomiche dovute a bassi livelli di istruzione e reddito. Pensate: in Europa il 32% delle morti per cancro negli uomini e il 16% nelle donne sono associati a stili di vita scorretti, accentuati in quei Paesi dove le persone meno istruite e più povere effettuano screening con scarsa frequenza o non accedono proprio ai sistemi sanitari, arrivando spesso alla diagnosi di tumore in fase già avanzata. In Italia – fa sapere l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in occasione del convegno nazionale “Close the Care Gap” – queste disparità sono meno evidenti. Ma va colmato il divario nell’adesione ai programmi di screening che ancora intercorre tra Nord e Sud attraverso un grande piano di sensibilizzazione”. Quindi una richiesta, legata al fatto che “nel nostro Paese più del 50% del tempo di ogni visita oncologica è assorbito da adempimenti burocratici. Gli specialisti – pertanto – chiedono di assumere personale che possa occuparsi di questi aspetti”. (Agonb) Des 10:00