Roma, 17 febbraio 2023 (Agonb) – Uno dei meccanismi attraverso i quali la pressione arteriosa elevata può danneggiare progressivamente il cervello è stato individuato da una ricerca alla quale hanno collaborato il Centro Max Delbrück di Berlino e il Dipartimento di Angiocardioneurologia e Medicina Traslazionale dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS).
Lo studio, pubblicato sulla rivista Cardiovascular Research, ha evidenziato come lo stato infiammatorio causato dall’ipertensione possa provocare cambiamenti sia nelle cellule del sistema immunitario che in quelle endoteliali. Questo si traduce in una serie di alterazioni a livello di microcircolo cerebrale, legate a un decadimento cognitivo.
La ricerca ha anche individuato l’interferone γ, una molecola che agisce sulle cellule del sistema immunitario e funge da “ponte” tra l’ipertensione e i danni vascolari.
Grazie a questa scoperta, sarà possibile sviluppare nuove strategie terapeutiche che, intervenendo sui meccanismi infiammatori, e specificamente sull’interferone γ, siano in grado di prevenire quei danni che, nel corso del tempo, possono portare allo sviluppo di demenza. (Agonb) Etr 12:00.