Roma, 20 febbraio 2023 (Agonb) – Pubblicate su Nature Communications due ricerche sulla malattia di Kennedy, condotte dalle Università di Padova e di Trento, che portano a nuove evidenze sui meccanismi molecolari alla base della malattia.
La prima, realizzata dalla professoressa Maria Pennuto, che da anni sta investigando il coinvolgimento del muscolo scheletrico in questa malattia neurodegenerativa, con Caterina Marchioretti, Giulia Zanetti e Marco Pirazzini, dimostra che nella Kennedy ci sono alterazioni precoci della capacità dei muscoli di contrarsi e di produrre energia. Ciò si traduce in una progressiva alterazione della capacità dei muscoli di produrre la forza necessaria ad effettuare un movimento senza stancarsi precocemente.
Il secondo studio, frutto della collaborazione tra Pennuto, Ramachandram Prakasam, Roberta Andreotti, Manuela Basso e Angela Bonadiman dell’Università di Trento, spiega che questi fenomeni sono dovuti alla presenza nel muscolo di fattori che interagiscono con la proteina mutata.
A partire da questa evidenza, il gruppo di ricerca ha generato piccole molecole capaci di ridurre l’espressione di quei fattori che interagiscono con la proteina mutata, dimostrando che così facendo si migliora lo stato di salute dei muscoli e dei neuroni da loro contattati. (Agonb) Etr 09:00.