Roma, 22 febbraio 2023 (Agonb) – Un gruppo internazionale di ricercatori sostiene che negli ultimi 300 anni la Terra ha perso 21% delle zone umide. Nello studio pubblicato su Nature viene spiegato come queste aree fondamentali per la biodiversità e non solo, siano state oggetto di distruzione da parte delle azioni dell’uomo e dei cambiamenti climatici da noi innescati. La causa è da ricondurre però in gran parte anche all’agricoltura e la ricerca di terreni più fertili.
Quando si parla del 21% di zone perse si può immaginare di aver detto addio a un territorio grande come l’intera India. In alcune aree, come l’Irlanda, le zone umide perse sono addirittura del 90%. Fortunatamente oggi si contano però anche alcune zone in cui il governo sta tentando il ripristino attraverso una serie di contributi stanziati: un esempio sono le Everglades in Florida, tra le zone umide subtropicali più vaste dell’America settentrionale, oggi “curate” con un fondo da 10 miliardi di dollari da spendere nel corso di 35 anni. (Agonb) Gta 10:00.