Roma, 1° marzo 2023 (Agonb) – A stabilire se una parodontite è più o meno grave potrebbe essere in futuro un semplice test della saliva, che potrebbe essere anche in grado di decretare il successo delle terapie, prevedere il rischio di recidive e stimare il livello di infiammazione generale dell’organismo, quindi potenzialmente anche il rischio di altre malattie.
Questo quanto emerge da un lavoro pubblicato sulla rivista Plos One e condotto dai ricercatori della New York University. Contraddistinta da gengive infiammate, la malattia parodontale deriva dalla complessa interazione tra uno squilibrio di batteri sani e patogeni sotto il bordo gengivale e la risposta del sistema immunitario. La reazione immune produce alti livelli di citochine – piccole proteine di segnalazione – nelle gengive infiammate e anche nella saliva.
I ricercatori hanno valutato le gengive e la saliva di 67 adulti, di età pari o superiore a 45 anni, che presentavano diversi livelli di malattia parodontale. Per misurare l’infiammazione, gli studiosi hanno utilizzato il test di routine PISA, secondo cui più alto è il punteggio, più grave è l’infiammazione. Gli esperti hanno anche raccolto campioni di saliva per misurare una serie di citochine pro e anti-infiammatorie e hanno ideato un punteggio in base a queste misure nella saliva, scoprendo che i punteggi PISA erano significativamente associati ai nuovi punteggi delle citochine, indipendentemente da altri fattori quali età, sesso, fumo e indice di massa corporea. Più alto è il punteggio delle citochine, maggiore è l’infiammazione parodontale. (Agonb) Etr 12:00.