Roma, 2 marzo 2023 (Agonb) – Gli atomi di alcuni vetri, esposti a raggi X, si spostano in risposta a tante piccole “molle cariche” che si accendono in maniera casuale nel materiale: in altre parole, esponendo i vetri a un fascio di raggi X di intensità sufficiente, è possibile indurre spostamenti degli atomi all’interno dei vetri e renderli “fluidi”. È quanto emerge da uno studio pubblicato su PNAS e condotto dall’Università di Padova in collaborazione con l’Università di Amsterdam, il centro di ricerca DESY di Amburgo e l’Università di Trento, che per la prima volta mostra, nel vetro, un effetto simile alle biglie di un flipper.
“Con una serie di misure eseguite con una tecnica nota come spettroscopia di correlazione di fotoni X e realizzate nel sincrotrone PETRA III del centro di ricerca DESY ad Amburgo – afferma Francesco Dallari, ricercatore post-doc dell’Università di Padova – è stato possibile tracciare questi spostamenti a partire dalla scala interatomica che è dell’ordine dell’angstrom, pari ad un decimilionesimo di millimetro, fino a distanze di svariate centinaia di angstrom, per intenderci della dimensione di un coronavirus”.
La dinamica osservata segue le leggi di quello che viene definito “iper-trasporto”, un tipo di moto dove la distanza percorsa dagli atomi aumenta col passare del tempo più rapidamente non solo di quanto non avvenga in una semplice diffusione ma addirittura di quanto non avvenga quando una particella si muove a velocità costante in una certa direzione. Questa ricerca mostra dunque una possibile nuova strategia per modificare, e dunque alla fine controllare, le proprietà fisiche dei vetri. (Agonb) Cdm 10:00.