Roma, 8 marzo 2023 (Agonb) – Guai a sottovalutare l’acufene, quel fastidioso fischio nell’orecchio che affligge 750 milioni di persone nel mondo. E che, afferma Arianna Di Stadio, docente di Otorinolaringoiatria all’Università di Catania e ricercatrice onoraria presso il Laboratorio di Neuroinfiammazione del Queen Square Neurology di Londra, è un “un problema che nel corso di una vita intera può riguardare tutta la popolazione”. Insomma, non c’è persona che, almeno una volta, non abbia avuto la percezione di udire un suono che in realtà non esiste. Però non bisogna sminuire i segnali che arrivano dalle orecchie. Sì, perché “l’acufene può essere sintomo di malattie neurodegenerative” avvisa Di Stadio. Tra queste, anche la sclerosi multipla. L’appello è di “non trascurare il fischio all’orecchio, in particolare se persistente e non occasionale. Se non va via entro 72 ore, è consigliabile rivolgersi a uno specialista che potrà individuare il trattamento migliore affinché non l’acufene non diventi cronico”. (Agonb) Des 13:00