Roma, 10 marzo 2023 (Agonb) – Una notizia piena di speranza per il futuro degli oceani. A New York, gli stati membri dell’Onu dopo decenni di tentativi hanno trovato un’intesa sul Trattato di Alto Mare: entro il 2030, il 30% delle acque internazionali di alto mare dovrà essere collocato in aree marine protette. Si tratta di una svolta storica: dagli anni Ottanta le acque a oltre 200 miglia dalle coste sono infatti considerate internazionali, o di “nessuno”: lì si può pescare, spostarsi con imbarcazioni, fare ricerca o esplorare i fondali. Tutte attività che nel tempo, anche a causa della crisi climatica indotta dall’uomo, hanno impattato sulla salute degli oceani. Ora però anche le zone di alto mare – che rappresentano quasi la metà di tutta la superficie della Terra e che finora sono state protette solo per l’1,2% – saranno interessate dalla tutela delle Nazioni Unite. L’accordo prevede, a breve, la creazione di una Cop (Conferenza delle Parti) per l’attuazione dell’intesa. Esultano le associazioni ambientaliste di tutto il mondo. (Agonb) Gta 9:00