Roma, 16 marzo 2023 (Agonb) – Grazie al progetto FIRE dedicato allo sviluppo di rivelatori innovativi a supporto delle terapie radioterapiche, un gruppo di ricercatori di Infn, Cnr e delle Università di Bologna, Napoli, Roma Tre, Padova e Trento ha messo a punto un rivelatore di protoni flessibile ed economico che potrà massimizzare gli effetti della radioterapia, monitorando con precisione le dosi di radiazione rilasciate su cellule tumorali e riducendo eventuali effetti indesiderati delle terapie.
Un aspetto cruciale dei piani di terapia è il controllo della dose della radiazione utilizzata, che deve essere sufficiente a distruggere le cellule tumorali, ma non così elevata da danneggiare i tessuti sani vicini alla regione trattata. È perciò di fondamentale importanza monitorare la quantità di protoni somministrata al paziente in tempo reale.
Grazie alle sue dimensioni ridotte e alla sua flessibilità, che ne rendono estremamente semplice l’applicazione su ogni parte del corpo, il rivelatore di protoni FIRE potrà essere utilizzato in ambiti diversi, che si estendono dalla dosimetria medica fino alle applicazioni spaziali. I risultati della sperimentazione sono pubblicati sulla serie NPJ Flexible Electronics della rivista Nature. (Agonb) Etr 10:00.