Roma, 23 marzo 2023 (Agonb) – Lo streptococco B può infettare le donne incinte e i loro bambini, causando sepsi e meningite nei neonati e talvolta portando a morte o disabilità, accrescendo i rischi di natimortalità e nascite pretermine. Un programma globale di immunizzazione materna farebbe risparmiare milioni di costi sanitari evitando oltre 200.000 casi e più di 31.000 decessi e riducendo casi di disabilità nei bambini.
Attualmente diversi vaccini sono attualmente in fase di sviluppo e una valutazione dell’impatto e del valore di un programma globale è stata pubblicata sulla rivista ad accesso aperto PLOS Medicine. Un team di ricercatori della London School of Hygiene & Tropical Medicine ha sviluppato un modello per valutare l’efficacia in termini di costi dei vaccini contro lo streptococco B in 140 milioni di donne incinte in 183 paesi nel 2020. Hanno utilizzato recenti stime globali del carico sanitario di streptococco B nelle donne in gravidanza e nei loro figli e costi stimati per i sistemi sanitari, calcolando gli anni di vita aggiustati per la qualità persi a causa della mortalità infantile e della disabilità a lungo termine.
Sulla base dell’elenco pubblicato dall’Organizzazione mondiale della sanità, il team ha ipotizzato che il vaccino avrebbe prevenuto l’infezione nell’80% delle donne vaccinate e che le donne che ricevevano almeno quattro visite prenatali sarebbero state vaccinate. La vaccinazione potrebbe evitare 127.000 casi di infezione infantile a esordio precoce e 87.300 a esordio tardivo, 31.100 decessi, 17.900 casi di compromissione dello sviluppo neurologico moderato e grave e 23.000 nati morti. (Agonb) Cdm 12:30.