Roma, 23 marzo 2023 (Agonb) – Messo in luce un nuovo meccanismo di attivazione della microglia, una tipologia di cellule che costituisce la prima linea di difesa nel cervello, che potrebbe costituire la base di nuovi approcci da impiegare contro il dolore neuropatico, spesso riscontrato in seguito ai trattamenti chemioterapici. A firmare la scoperta, un team di ricercatori e ricercatrici del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia V. Erspamer e del laboratorio Nanotechnologies for neurosciences dell’Istituto Italiano di Tecnologia, in collaborazione con la Columbia University.
La microglia svolge funzione immunitaria, difende cioè il sistema nervoso da ciò che potrebbe danneggiarlo, come patogeni, cellule tumorali o infiammazione. Quando non sono presenti minacce, le cellule della microglia sono presenti nel cosiddetto “stato non attivato” o “di sorveglianza” caratterizzato da un gran numero di ramificazioni che vengono sfruttate proprio per sorvegliare l’ambiente del cervello alla ricerca di segnali di pericolo che attivano la microglia.
Pubblicato sulla rivista Cell Reports, lo studio ha svelato il ruolo fondamentale che hanno i microtubuli, elementi fondamentali per dare la forma alle cellule, in questa conversione da stato non attivato ad attivato. Nella microglia non attivata i microtubuli si allineano parallelamente, mentre in quella attivata si dispongono a raggiera, simile a una ruota di bicicletta; questo secondo stato contribuisce all’infiammazione cerebrale e alla progressione di malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer. (Agonb) Cdm 13:00.