Roma, 7 aprile 2023 (Agonb) – Dagli scarti vegetali della lavorazione del lupino, in particolare dalla buccia del legume, è possibile ottenere biomateriali, da utilizzare in campo medico e nuovi alimenti funzionali. È quanto emerge da una ricerca dell’Università Tor Vergata di Roma, pubblicata sulla rivista Biomaterials. Dalla buccia del lupino si ricava una bioplastica che può fungere da cerotto da applicare sulle ferite per supportare la rigenerazione dei tessuti con cellule staminali o fibroblasti. Dagli scarti della lavorazione è possibile produrre “new food” perché è un alimento ricco di fibre e ha un elevato contenuto proteico. Proprio per le sue proprietà nutrizionali, il consumo di questo legume riduce il rischio di malattie cardiovascolari e ha un effetto benefico su diverse funzioni biologiche dell’organismo. (Agonb) Anna Lavinia 12:00