Ventitré geni, detti “partner” si associano costantemente ad altri geni detti “di rischio” e insieme collaborano per sviluppo della schizofrenia. È questa la scoperta a cui sono arrivati i ricercato dell’Università di Bari e del ‘Lieber institute for Brain development’ di Baltimora, in uno studio pubblicato su Science advances. L’importanza di questa scoperta – evidenzia l’ateneo barese in una nota – risiede nel fatto che questi ‘geni partner’ potrebbero essere nuovi bersagli terapeutici per consentire di prevenire l’effetto dei geni di rischio.
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