Roma, 21 aprile 2023 (Agonb) – Una ricerca realizzata da scienziati dell’Università di Perugia e della Fondazione Tettamanti ha consentito di sviluppare, grazie all’ingegneria genetica, linfociti in grado di riconoscere e aggredire le cellule della leucemia mieloide acuta, una patologia aggressiva che provoca ricadute nel 70% circa dei pazienti adulti e nel 30% dei bambini trattati con le terapie oggi in uso.
I linfociti modificati in laboratorio prendono il nome di CAR-CIK (Chimeric Antigen Receptor-Cytokine Induced Killer) e, a differenza di quelli già in uso nella terapia CAR-T, sono estratti dal sangue di un donatore (e non più dal paziente) attraverso un processo più semplice e meno costoso.
Lo studio rappresenta un’evoluzione della terapia CAR-T che ha mostrato finora eccellenti risultati nella leucemia acuta linfoblastica, mentre risulta meno efficace nella leucemia mieloide acuta, la forma più comune negli adulti. (Agonb) Etr 09:00.