Roma, 3 maggio 2023 (Agenbio) – Guai a esagerare con i fritti. Per quanto invitanti, non bisogna abusarne. E non si tratta soltanto di una questione di grassi e chili in eccesso. A mettere in guardia dall’eccessivo consumo di cibi fritti è uno studio condotto dall’Università di Zhejiang in Cina e pubblicato sulla rivista Pnas. Quello che potrebbe sembrare un alimento di piacere o conforto, in realtà rischia di favorire ansia e depressione. La ricerca ha coinvolto 140mila persone di età superiore agli 11 anni: sono stati riscontrati 8.294 casi di ansia e 12.735 di depressione in coloro che consumavano cibi fritti, e in particolare patate fritte. Dallo studio, inoltre, è emerso che a essere esposti di più al pericolo ansia/depressione sono gli uomini, nello specifico i giovani. Un ruolo chiave, secondo gli esperti, lo gioca l’acrilammide, una sostanza chimica che si forma proprio durante il processo di frittura, specialmente nelle patate fritte, e che sarebbe responsabile del maggior rischio di ansia e depressione. (Agenbio) Des 11:00