Roma, 8 maggio 2023 (Agenbio) – Prima mesi di siccità poi in sole 36 ore la pioggia che solitamente cade in tre mesi. Una lunga e costante perturbazione che ha insistito sull’Emilia-Romagna, soprattutto sulle province di Faenza e Ravenna, ha causato purtroppo delle vittime, costretto oltre 500 persone ad evacuare per precauzione e creato danni devastanti a case, infrastrutture e agricoltura. Mai a maggio, se non quasi un secolo fa, si era vista sulla Romagna una simile alluvione. Il problema, spiegano gli esperti, è che a causa della crisi del clima gli impatti delle piogge possono essere sempre più devastanti, fattore che in questo caso aveva l’aggravante di mesi precedenti di crisi idrica che hanno lasciato i terreni secchi e incapaci di drenare. L’acqua ha così gonfiato i fiumi: diversi corsi sono esondati e sono centinaia le auto e le case rimaste sott’acqua. Mentre ora è iniziata la conta per quantificare i danni, il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha richiesto lo stato di emergenza. (Agenbio) Gta 9:00