Roma, 9 maggio 2023 (Agenbio) – Uno studio del MIT ha individuato nei topi un sottogruppo di cellule nervose che sembra più vulnerabile ai danni dell’Alzheimer e che, se colpito, causa effettivamente problemi alla memoria. Queste cellule risultano anche più iperattive a causa della progressione dei danni cellulari, che porta alla morte dei neuroni e a problemi nei circuiti cerebrali responsabili della memoria. Quando gli scienziati hanno somministrato ai topi un farmaco che diminuisce l’iperattività dei neuroni, le performance mnemoniche dei roditori sono migliorate in modo significativo.
Le stesse caratteristiche sono state riscontrate in un sottogruppo di neuroni dei corpi mammillari laterali di pazienti con Alzheimer monitorati in un database che ha raccolto campioni postmortem di tessuto cerebrale umano, il Religious Orders Study/Memory and Aging Project (ROSMAP).
La scoperta, pubblicata sulla rivista Science Translational Medicine, potrebbe fornire un obiettivo specifico a future terapie per arginare la progressione della malattia. (Agenbio) Etr 10:00.