Roma, 11 maggio 2023 (Agenbio) – Messo a punto dall’Agenzia ENEA un kit diagnostico per aziende lattiero-casearie e laboratori di analisi, in grado di rilevare in modo rapido, efficace e a basso costo la presenza, nel latte crudo, dell’aflatossina M1, una sostanza considerata cancerogena per l’uomo che proviene da animali nutriti con mangimi contaminati. La concentrazione fissata dall’Ue è di di 50 nanogrammi/litro (50 ppt), che scende a 25 ng/l per gli alimenti destinati ai neonati e ai bambini.
I risultati della ricerca realizzata in collaborazione con l’Università di Torino sono stati pubblicati sulla rivista Toxins. La tecnica di analisi messa a punto prevede, per la prima volta, l’impiego di anticorpi monoclonali prodotti da una pianta dello stesso genere del tabacco (Nicotiana benthamiana), per ‘intercettare’ le tossine presenti nel latte anche a concentrazioni molto basse.
Per produrre quegli anticorpi, i ricercatori si sono avvalsi di un sistema di produzione alternativo ed economico offerto dal Plant Molecular Farming (PMF), un sistema che usa le piante per produrre molecole complesse come gli anticorpi. Il PMF permette di operare in condizioni non sterili (serra, acqua, luce, suolo) con costi ridotti. Per questo lavoro è stata utilizzata la tecnica dell’agroinfiltrazione che comporta l’utilizzo di un particolare batterio chiamato Agrobacterium tumefaciens che veicola l’informazione genetica di interesse nei tessuti vegetali della pianta Nicotiana benthamiana. (Agenbio) Cdm 10:00.