Roma, 18 maggio 2023 (Agenbio) – Uno studio realizzato dall’Università di Pisa, presso l’ente di ricerca NIH negli Stati Uniti, e pubblicato sulla rivista Obesity, ha identificato l’ormone che influenza il tempo necessario per smaltire un’abbuffata ad alto contenuto di carboidrati. I tempi di reazione dell’organismo, dopo aver assunto una quantità di kilocalorie ben oltre il doppio di quelle previste dalla dieta normocalorica, variano da individuo a individuo in base al tipo di metabolismo. Si è scoperto che la concentrazione dell’ormone glp1 è un importante indicatore per comprendere il profilo metabolico di ciascuno e se si è predisposti a bruciare più o meno carboidrati. L’ormone glp1 viene rilasciato nel sangue in base a quanto si è mangiato, va a stimolare il pancreas a produrre insulina e così i muscoli riescono a bruciare più carboidrati. Dopo la fase di sperimentazione, che ha interessato 69 soggetti monitorati in una camera metabolica per 24 ore, il prof. Paolo Piaggi, docente al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa e autore senior dello studio, ha confermato che «gli individui che sono riusciti a ossidare più carboidrati quando sottoposti ad una dieta ipercalorica ad alto contenuto di carboidrati erano anche quelli che sono riusciti ad aumentare maggiormente la concentrazione nel sangue dell’ormone glp1». I risultati della ricerca mostrano che a parità di carboidrati assunti, le calorie bruciate variano fino a 500 kcal/giorno a seconda del metabolismo di ciascun individuo. (Agenbio) Anna Lavinia 10:00