Roma, 24 maggio 2023 (Agenbio) – Le scelte disoneste, come mentire o dire la verità a proprio vantaggio, coinvolgono determinate aree del cervello, che sono rilevabili attraverso la risonanza magnetica funzionale. È quanto emerge dallo studio condotto presso il Laboratorio di Neuroscienze Sociali e Cognitive della Fondazione Santa Lucia IRCCS in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia di Sapienza Università di Roma e con il Laboratorio di Neuroimmagini della Fondazione Santa Lucia IRCCS e pubblicato sulla rivista Communications Biology. La ricerca si è concentrata sulle reazioni del cervello alle scelte morali, coinvolgendo 34 persone sane tra i 20 e i 46 anni. I partecipanti hanno giocato a carte con la possibilità di guadagnare un premio in denaro. Nel frattempo, erano monitorati mediante risonanza magnetica funzionale, una tecnologia non invasiva che analizza l’attività cerebrale in tempo reale misurando l’afflusso di sangue nelle varie aree del cervello. Il giocatore fuori dalla risonanza magnetica doveva tentare di pescare la carta vincente tra due possibili senza poter verificare il risultato della sua scelta. Il partecipante all’interno della risonanza magnetica aveva invece il compito di osservare e comunicare l’esito del gioco. Poteva quindi decidere se dire la verità o mentire cambiare l’esito del gioco. È venuto fuori che le persone tendono a diminuire il numero di bugie egoistiche durante la condizione in cui la loro reputazione è a rischio. Grazie alle neuroimmagini è stato possibile evidenziare che le bugie egoistiche durante la condizione di reputazione a rischio erano collegate all’aumento di connettività tra la corteccia cingolata anteriore bilaterale e l’insula anteriore sinistra, due regioni cerebrali che sono fortemente implicate nell’elaborazione emotiva e nel controllo cognitivo. Inoltre, è stato dimostrato che questa attivazione cerebrale non è la stessa per tutti i partecipanti, ma varia in base ai tratti di personalità. (Agenbio) Des 13:00