Roma, 24 maggio 2023 (Agenbio) – È possibile prevedere il Parkinson con largo anticipo? Grazie all’intelligenza artificiale sì. È stato infatti sviluppato un software, chiamato Crank-Ms (Classification and Ranking Analysis using Neural network generates Knowledge from Mass Spectrometry), in grado di diagnosticare il morbo anni prima dell’inizio dei sintomi attraverso l’analisi delle sostanze presenti nei fluidi di un individuo. Il dispositivo, ancora sperimentale e dunque non ancora convalidato, ha – da quanto si apprende – una precisione del 96% ed è stato realizzato da un team di ricerca guidato dall’Università del Nuovo Galles del Sud (Australia), che ha collaborato con i colleghi del Dipartimento di Medicina e della Facoltà di Computing & Data Science dell’Università di Boston (Stati Uniti). Lo studio, pubblicato sulla rivista ACS Central Science, è partito dai dati raccolti nello studio dello Spanish European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition e si è concentrato sui casi di 39 pazienti che hanno sviluppato il morbo di Parkinson entro 15 anni dall’avvio dell’indagine. In particolare, sono stati raccolti i dati relativi ai loro metaboliti, confrontati con quelli di 39 soggetti sani e poi affidati all’intelligenza artificiale. (Agenbio) Des 12:00