Roma, 8 giugno 2023 (Agenbio) – I ricercatori della University of California di Los Angeles e della Tel Aviv University hanno scoperto che il processo di consolidamento della memoria migliora con la stimolazione cerebrale profonda realizzata durante una fase del ciclo del sonno. La ricerca, condotta su pazienti epilettici e pubblicata su Nature Neuroscience, ha dapprima dimostrato che esiste un sistema di interazione notturno tra l’ippocampo, considerato centro della memoria del cervello, e la corteccia cerebrale alla quale si riconducono funzioni cerebrali superiori come il ragionamento e la pianificazione. Lo scambio di informazioni si realizza durante la fase di sonno profondo, perché le onde cerebrali sono più lente e i neuroni alternano momenti di attivazione sincrona e di silenzio. Il cervello in questo modo converte le nuove informazioni raccolte in ricordi a lungo termine. Gli scienziati hanno poi scoperto che la stimolazione cerebrale durante il sonno con l’emissione di impulsi elettrici istruisce i neuroni ad attivarsi in modo rapido agendo in sincronia e creando un sistema “a circuito chiuso” di interazione tra la regione dell’ippocampo e l’attività cerebrale registrata nella corteccia. I pazienti sottoposti a un primo test post stimolazione hanno mostrato maggiore capacità di ricordare una serie di abbinamenti tra personaggi famosi e animali visionati la sera precedente, prima di andare a dormire, rispetto a quanto mostrato in un secondo test realizzato dopo una notte di sonno indisturbato senza stimolazione. (Agenbio) Anna Lavinia 14:00